Empedocle

C'era Empedocle, un filosofo e uomo di grande respiro. Lui si tuffò nel vulcano Etna perché sapeva che sarebbe rinato come dio. Ora immagina te stesso sul bordo dell'Etna. È secco e sabbioso. Senti il calore ma non è come nulla che tu avessi immaginato. Non è romantico. È solo caldo, secco, non riesci a respirare, e l'odore dello zolfo infernale e della terra bagnata e altre cose peggiori scatenano in te un'antica memoria o l'istinto della fuga. Sei faccia a faccia con la veemenza e la brutalità della roccia, e guardare ti fa star male. La roccia fusa riempie le tue narici, ma non è solo quello a terrorizzarti. Se fosse solo una grande paura, ti potrebbe spronare all'azione. Ma riempi le tue narici della banalità e piattezza di pura polvere fusa, tu vedi solo grigio e nero. Ti porta alla memoria il pomeriggio torrido d'estate presso un benzinaio abbandonato, sei fermo su una strada sterrata e vieni strozzato dal caldo e da tutto quel pulviscolo. Nel buco vedi le fiamme, ma queste non hanno il fascino del fuoco che immaginavi. È tutto qua? Sembra che non ci sia nulla per te, perché ai tuoi occhi è nulla. Fai un passo indietro allora. Non rinascerai come dio, rimarrai un mulo. La tua mente menzognera ora si prodigherà a trovare i pensieri giusti che spieghino perché è giusto tirarsi indietro. Ma certo! C'è un'ottima cena che ti aspetta, un bicchiere di vino. Magari c'è anche una ragazza, la sua figa è calda e invitante. Empedocle era un illuso!

No, non tuffarti nell'Etna o nel Mauna Loa o nel Puyehue o nel Eyjafjallajökull, Titani del mondo. Anche se tu ora trovassi il coraggio per farlo, non avrebbe più alcun valore. Questi portali sono chiusi. Ma! Anche le altre porte sono rimangono chiuse per te. Quel che il monte Etna era per Empedocle — esiste qualcosa del genere anche per te? Esiste ancora qualcosa del genere?

La vita ha in sé qualcosa che raggiunge oltre se stessa. Questo è un verme intergalattico, non posso dirlo qua, devi aspettare. Ma se non superi te stesso sei un cadavere! Buona parte dell'umanità è un cadavere che cammina.

[...]

Nell'Età del Bronzo gli uomini avevano vitalità e potenza, e io vedo lontano, sugli orizzonti del nostro mondo, ma il bagliore è sicuramente là — che non sia un miraggio! — vedo il sicuro ritorno di questo spirito. Bande di pirati e confraternite prenderanno il largo, e non si limiteranno ai mari. I nemici dell'uomo Occidentale e i nemici della bellezza scopriranno cosa significa essere una razza piratesca, un covo di pirati proprio come i cinesi hanno visto incontrando per la prima volta gli olandesi. Voglio prepararti per ricevere questo spirito — i vecchi spiriti hanno ripreso a muoversi dietro al sipario... sulle increspature del fiume la loro ombra tremola nella luce di una tarda estate, e io conosco già gli uomini che sapranno onorare questo inquietante vecchio amico.

Che possano tornare a vivere in noi e darci la forza per purificare questo mondo dalla contaminazione!